In Certosa, la preghiera della Chiesa per i nostri defunti.

L'Arcivescovo Zuppi durante la Messa nella Chiesa di San Girolamo in Certosa
L'Arcivescovo Zuppi durante la Messa nella Chiesa di San Girolamo in Certosa

Il Cardinale Matteo Maria Zuppi: «La fede ci fa dire che Dio era con loro»

Il ricordo nella Messa dell'Arcivescovo Zuppi
«In questi giorni anche il dolore è sospeso. Il male vuole rendere la morte un numero. Siamo qui per per ricordare i defunti uno per uno. Pronunceremo alcuni nomi che rappresentano tutti quelli scolpiti nei nostri cuori».
E’ quanto ha detto l’arcivescovo nell’omelia della Messa celebrata oggi venerdì 27 marzo nella Chiesa di San Girolamo della Certosa, in suffragio dei morti a causa del Covid-19, e di tutti coloro che hanno perso la vita per altre cause a cui non è stato dato un saluto e celebrato il funerale.
In questo venerdì di Quaresima, la Conferenza episcopale italiana aveva chiesto di pregare in particolare per i defunti.
«Dio ci ama – ha proseguito l’arcivescovo – ed è questo il mistero di amore che il cuore vuole, che intuisce e assume un volto, un nome: Gesù. Pensando ai nostri cari la fede ci fa capire che Dio era con loro. Questa chiesa di San Girolamo alla Certosa è un luogo di grande sofferenza dove molti trovano la consolazione, l’accoglienza, la bellezza e la luce».

Con il cardinale Zuppi hanno concelebrato padre Mario Micucci, cappellano di San Gerolamo della Cerosa, e alcuni confratelli passionisti a cui è affidata la cappellania del cimitero cittadino.


Al termine della Messa l’arcivescovo si è spostato nei campi delle sepolture per impartire una benedizione.

Padre Mario dalla Chiesa di San Girolamo in Certosa

In questo periodo di emergenza sanitaria anche il cimitero della Certosa è chiuso. Padre Mario Micucci, cappellano della Certosa, racconta in una breve intervista a Dodici Porte Tv la sofferenza di quanti non possono stringersi ai loro cari per dare l'ultimo saluto e l'impegno dei passionisti nella preghiera di condivisione.